Locarno e dintorni

Locarno


Era luogo di villeggiatura già ai tempi della Roma Imperiale. Dopo una lunga guerra intestina nel medioevo, vinta dai Visconti di Milano, per la città iniziò un lungo periodo di prosperità.

 

Testimonianza di questa florida epoca rimane il Castello Visconteo, all'interno del quale si può ancora ammirare il cortile in stile rinascimentale con portico e loggia, alcuni soffitti in legno e un affresco raffigurante la Madonna; esso è anche l'attuale sede del museo archeologico che comprende anche una delle più belle e complete collezioni di vetri romani. Anche degno di nota sarà il Rivellino, una costruzione fortificata edificata su progetti di Leonardo da Vinci: al momento l'edificio non è visitabile.

 

Verso la fine del XI° sec. Locarno era la più importante città del Lago Maggiore, ma durante il XVI° sec. finì il florido periodo sotto i Signori di Milano e iniziò il lungo periodo balivale svizzero sotto il quale si verificò la scissione religiosa che causò la partenza di molti intraprendenti artigiani e commercianti che avevano abbracciato la nuova fede e sprofondò la città in un soporifero provincialismo, trasformando quello che fu un importante centro in una borgata insignificante. Sarà solo con la fondazione della Repubblica e Cantone Ticino nel 1803 che Locarno si risveglia dal suo torpore. Bisognerà comunque attendere il turismo di inizio secolo con la conseguente costruzione di bellissimi alberghi in stile belle-époque, per ridare vivacità a Piazza Grande, sicuramente la più suggestiva del Ticino con il suo susseguirsi di caffè e botteghe.

 

Ma il fatto che maggiormente determinò l'ascesa di Locarno a centro di villeggiatura di rinomanza fu l'incontro dei capi di diversi governi europei che qui firmarono il "Patto di Locarno" che avrebbe dovuto garantire un sistema di sicurezza per l'Europa occidentale. Fu l'evento politico più importante a livello mondiale di quel periodo, e passò alla storia con il nome di Pace di Locarno portando il nome della località in tutto il mondo.

 

Poco dopo il termine della seconda guerra mondiale lo sviluppo della regione riprese a pieno ritmo. La città offre una moltitudine di sorprese e interessanti scoperte dalla città vecchia con i suoi palazzi, chiese e viuzze, al comune di Orselina dove su uno sperone roccioso della collina sovrastante Locarno, si trova il Santuario della Madonna del Sasso, meta di molti pellegrinaggi. Accanto alla chiesa eretta nel XVI°/XVII° sec. sorge il convento che ospita una comunità di frati cappuccini; nel corso dei secoli la chiesa rinascimentale fu costantemente abbellita, e la Casa del Padre è ora sede di un museo di oggetti sacri.

 

Dal 1905 una funicolare collega la Madonna del Sasso a Locarno. Da Orselina si prende la funivia per Cardada, stazione montana situata a 1'329 mslm, si prosegue poi in seggiovia fino a Cimetta, regione incontaminata con un suggestivo panorama che spazia dal Monte Rosa ed il Cervino alle Dolomiti. La funivia Orselina-Cardada e la seggiovia Cardada-Cimetta, completamente rinnovate su progetto dell'architetto Mario Botta, hanno ripreso la loro attività nel 2000.

 

Attualmente la manifestazione più importante è sicuramente il Festival del Film Locarno, che riesce a trasformare la città in una metropoli culturale dominata da una presenza giovane e mondana, che rende Piazza Grande la "più bella sala cinematografica del mondo"; all'inizio era nato come manifestazione turistico-mondana, motivo di richiamo per l'alta società che risiedeva negli alberghi di lusso, e le prime proiezioni ebbero luogo nel Parco del Grand Hotel di Muralto.