Musica e parola - 08.11.2025

Irina Vardeli, pianoforte
Johann Sebastian Bach Präludium und Fuge D-Dur
1685-1750 BWV 532
Präludium und Fuge b-Moll BWV 867
Olivier Messiaen da 'Vingt Regards sur l’Enfant Jésus’
1908-1992 -Première communion de la Vierge
-Regard des prophètes, des bergers
et des Mages
Johann Sebastian Bach Präludium und Fuge c-Moll BWV 847
Josef Bardanashvili 'Postlude' (1993)
*1948
Johann Sebastian Bach Chromatische Fantasie und Fuge d-Moll
BWV 903
LETTURE:
Candido Matasci; Dorothea Wiehmann
Il compositore georgiano-israeliano Joseph Bardanashvili sul suo brano Postlude:
Il titolo del pezzo, “Postlude” (= dopo l’esecuzione), indica il suo contenuto. Si tratta del vagare infinito dei pensieri, liberi da ogni tipo di confine e struttura, una fantasia nello spazio e nel tempo. Il mio linguaggio musicale è un linguaggio di segni.
Gli anni ’90 del XX secolo furono in Georgia pieni di complessi conflitti politici e sociali, un periodo di decisioni difficili. Nel 1995 mi sono trasferito in Israele. È possibile che la tensione drammatica del mio brano rifletta il mio mondo interiore di allora.
Se la domanda è se nel brano ci sia qualcosa di specificamente legato alla musica popolare georgiana, la risposta è “No”. Se la domanda invece viene posta diversamente – se cioè nel brano ci sia qualcosa di caratteristico della nazione georgiana, come la ricerca della spiritualità in ogni cosa, la naturale maestria artistica, l’estremo temperamento, la tensione verso l’arte multiculturale e al tempo stesso la devozione alle tradizioni conservative – allora la risposta è “Sì”.
Il mio stile musicale? È molto personale e individuale, una fusione di due culture e tradizioni – quella georgiana e quella ebraica – che si è sviluppata nel mio percorso creativo e artistico.

L‘ENTRATA È LIBERA - ringraziamo per un’offerta in grado di coprire le spese.