Sentiero del Monte Gambarogno (SvizzeraMobile 613)

All’Alpe di Neggia, raggiungibile in autopostale, proprio in cima al passo, inizia la piacevole mulattiera che porta alla vetta del Monte Gambarogno. Dalla cima si ammira una vista unica sul lago Maggiore e sull'intera catena alpina. Il panorama comprende il massiccio del Monte Rosa, il gruppo montuoso del Mischabel e il Basòdino, che con i suoi 3272 metri è la seconda montagna più alta delle Alpi ticinesi. Qui si trova anche la Capanna Gambarögn, recentemente ristrutturata.

La discesa segue poi delle ampie curve lungo il versante occidentale fino all'Alpe Cedullo: qui è possibile degustare il formaggio di produzione locale. Si prosegue in lieve salita e, pochi minuti più tardi, si raggiunge la vetta del passo, in cui si trova l’oratorio di Sant’Anna. Questa isolata chiesetta segna il confine con l'Italia. I pregevoli affreschi all'interno raffiguranti una Madonna del Latte sono di particolare interesse e sono attribuiti alla cerchia di artisti di Antonio da Tradate (secoli XIV/XV). L’antico eremo dietro la cappella è oggi utilizzato come rifugio.

L'ultimo tratto per rientrare al villaggio d’Indemini segue un comodo sentiero lungo il pendio dei Sassi Gialli. Dopo la Val Crosa, tra le cime degli alberi del bosco di betulle, presto si scorgono i primi bagliori dei tetti di pietra del paesino. Indemini è l'unico tipico villaggio ticinese costruito interamente con gneis estratto in loco ed è riuscito a mantenere il suo carattere di villaggio di montagna con le sue case allineate, i tetti di pietra, i vicoli e le scale.

(Fonte: SvizzeraMobile)