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Val Lavizzara

La Val Lavizzara, che si estende da Brontallo fino al villaggio di Fusio, è considerata il cuore selvaggio dell’alta Vallemaggia. Chi la esplora scopre un paesaggio di straordinaria varietà: prati fioriti sul fondovalle, ruscelli e laghi alpini dalle acque cristalline, fitti boschi e cime brulle. Escursionisti, ciclisti, arrampicatori e amanti della natura trovano qui un autentico paradiso, mentre chi è interessato all’arte incontra una rarità: l’unica cava di marmo della Svizzera, che ancora oggi alimenta il Centro Internazionale di Scultura di Peccia – un affascinante incontro tra natura e cultura.

Val Lavizzara
  • Centro Internazionale di Scultura

  • Il Centro Internazionale di Scultura di Peccia è un luogo in cui arte e natura si fondono. Inaugurato nel 2021, offre ad artisti da tutto il mondo un’infrastruttura professionale immersa nel paesaggio alpino. Il cuore pulsante è il pregiato marmo Cristallina proveniente dalla cava locale. Accanto al marmo, anche legno, metallo e altri materiali trovano spazio negli atelier.

Immersa nello scenario maestoso dell’alta Vallemaggia, la Lavizzara incanta per la sua ricchezza e autenticità. La regione comprende la pittoresca Val Sambuco e due valli laterali caratteristiche: la Valle di Peccia, famosa per il marmo, e la Valle di Prato con i suoi insediamenti tradizionali. Torrenti dalle acque cristalline, cascate fragorose e i grandi bacini del Sambuco e del Narèt caratterizzano questo mondo alpino.

Per chi ama vivere la natura, la valle offre innumerevoli possibilità: sentieri che attraversano boschi ombrosi e portano a cime panoramiche, pareti di roccia con vie di arrampicata praticabili tutto l’anno, percorsi ciclistici che si spingono fino in quota. Anche in inverno la Lavizzara propone diverse attività sportive.

Ma la valle racconta anche la storia di una popolazione resiliente, che per secoli ha affrontato le sfide della montagna. Le tracce dell’agricoltura alpina e della pastorizia sono ancora visibili e testimoniano grande capacità di adattamento. Villaggi storici come Fusio, il più alto della valle, custodiscono il patrimonio culturale nonostante le forze della natura, come la violenta alluvione dell’estate 2024 che ha colpito duramente alcune zone.

La Val Lavizzara non è solo una meta turistica: è una testimonianza viva della storia alpina e un luogo in cui la natura esprime tutta la sua forza e bellezza.

  • Chiesa di San Giovanni Battista

  • A Mogno si può ammirare la Chiesa cilindrica progettata dall’architetto Mario Botta. Dopo che la Chiesa originaria fu distrutta da una valanga nel 1986, nel 1998 è sorto un edificio moderno in marmo, vetro e acciaio – un simbolo architettonico di resistenza e rinnovamento.

Oltre alla sua natura mozzafiato, la Val Lavizzara offre anche straordinarie attrazioni culturali. A Peccia, centro della scultura, si trova la rinomata Scuola di Scultura, l’unica del suo genere in Svizzera. Fusio, il paese più alto della valle, affascina invece per la sua autenticità e la tipica atmosfera alpina. In tutta la valle non mancano poi le opportunità per deliziarsi con la gastronomia locale.

Con una superficie di circa 187 km², la Lavizzara è il comune più esteso del Cantone Ticino e tra i meno popolati. Qui vivono meno di 600 persone, distribuite in villaggi situati tra i 700 e i 1’300 metri di altitudine. Più della metà del territorio comunale è costituita da rocce, boschi e corsi d’acqua. Il Pizzo Campo Tencia, con i suoi 3’072 metri, è la vetta più alta interamente sul territorio ticinese e domina la valle.

Se la Val Lavizzara colpisce per la sua natura incontaminata e variegata, la vita per chi l’abita non è mai stata facile. La storia della regione è fatta di adattamento, emigrazione e di un profondo rispetto per l’ambiente. Un viaggio alla scoperta di questa valle, ricca di contrasti e di carattere, è assolutamente consigliato.

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