L’artista dietro le impronte della Walk of Fame

Gianmarco Torriani è lo scultore che prende le impronte dei grandi artisti che si esibiscono a Locarno in occasione della manifestazione musicale Moon&Stars e le trasforma nelle sculture di bronzo che vengono poi esposte nella Locarno Walk of Fame. Il progetto è nato nel 2008 con un piccolo gruppo di quattro impronte posate in Largo Zorzi, il viale che connette la Piazza Grande al lungolago. Ma il numero di artisti che hanno voluto lasciare il segno a Locarno è cresciuto enormemente ed è stato necessario elaborare un nuovo progetto. Così, nel 2022 una nuova Walk of Fame nasce nei Giardini Rusca. Insieme allo scultore ticinese Gianmarco Torriani ripercorriamo la sua storia e scopriamo il nuovo progetto.

L’artista dietro le impronte della Walk of Fame
  • La mia prima impronta è stata quella di Sting

  • «Una vera e propria partenza col botto. Ero abbastanza nervoso per l’incontro. Poi, quando lui è arrivato, era la persona più tranquilla e a suo agio del mondo. Il momento in cui si prende l’impronta è molto importante» racconta Gianmarco Torriani.

  • «Bisogna essere precisi, veloci e fare un lavoro pulito che non metta a rischio la salute dell’artista».

Gianmarco Torriani ha frequentato il Centro Scolastico per le Industrie Artistiche (CSIA) di Lugano con il docente Nag Arnoldi, che gestiva i corsi di arte decorativa, e si è laureato nel 1984 all’Accademia di Brera a Milano (sezione scultura). Ha iniziato la sua carriera artistica partendo per gli Stati Uniti e facendo esperienza con gallerie americane e svizzere. Il suo lavoro durante Moon&Stars consiste in prendere le mani degli artisti e premerle su uno strato di argilla semi-morbida.

«Si deve mettere del talco sulle mani, appoggiarle sulla tavola in argilla e premere sulle dita per fare l’impronta. Poi l’artista può apporre la sua firma o scrivere qualcosa. Le prime volte mostravo il processo prendendo l’impronta della mia mano, poi ripulivo l’argilla con una spatola per poter prendere quella vera». L’impronta in sé prende poco tempo, ma ci vogliono circa sei settimane per arrivare alla scultura in bronzo che ammiriamo noi. Nel suo laboratorio crea un calco in gesso dell’impronta in argilla, che viene poi usato come modello per la fusione in bronzo. 

Il percorso museale
  • Sono tantissimi gli artisti che hanno deciso di lasciare la loro impronta a Locarno

  • Nella gipsoteca di Gianmarco Torriani ci sono ben 90 pezzi. E su tutti, lo scultore ha un aneddoto da raccontare. La cantante francese ZAZ, per esempio, ha voluto fare l’impronta dei piedi e disegnare su tutta la tavola.

  • «Ci sono stati momenti molto toccanti. Quando abbiamo fatto le impronte dei Gotthard, Leo Leoni ha voluto aggiungere anche l’armonica di Steve Lee. Ha colto tutti di sorpresa».

Nei Giardini Rusca, che sono affacciati sul lungolago di Locarno e ospitano diverse specie di palme e camelie ultracentenarie, si possono ammirare 10 totem: ognuno di essi è composto da 3 cubi girevoli di 50x50x50 cm coi quali è possibile interagire, ruotandoli per ammirare tutte le sculture e scoprire gli artisti che hanno lasciato il loro segno indelebile e a Locarno. Quasi un gioco, che unisce una dimensione interattiva e la volontà di mettere ben in risalto le impronte. Sulla Walk of Fame si possono così ammirare le impronte di artisti come Elton John, Joe Cocker, Santana & Cindy Blackman Santana, Die Toten Hosen, Gianna Nannini, Roxette, Patent Ochsner, Luciano Ligabue, Pino Daniele, Bastian Baker, Hecht, Lo & Leduc, J-Ax & Fedez, Amy Macdonald… e tantissimi altri, 81 in totale. Non resta che scoprirli tutti con l’aiuto della mappa all’inizio del percorso.  

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