Il complesso, che sorge su uno sperone roccioso, comprende la chiesa dell’Annunciazione, il convento, la Via Crucis, la strada delle cappelle – di cui purtroppo rimane ben poco – e la basilica della Madonna del Sasso che sorge in cima al Sacro Monte all’estremità di un grande piazzale con una vista spettacolare sulla città, la valle e il Lago Maggiore. Inoltre, nel complesso si trova una nicchia con una scena dell'Ultima cena rappresentata con statue di terracotta. La sfarzosa chiesa è decorata con affascinanti affreschi e tavole votive. Al Santuario si accede dal cuore della Città Vecchia di Locarno, lungo due possibili cammini che partono dai piedi della montagna: la strada delle cappelle (detta strada della valle), dove si trovano la chiesa dell'Annunciata e i resti di varie cappelle; oppure la Via Crucis con le sue stazioni a edicola decorate da bassorilievi in ghisa delle immagini della Passione di Gesù. Chi preferisce evitare questa salita di circa 20-30 minuti può prendere la comoda funivia Locarno-Orselina che parte nei pressi della stazione ferroviaria.
I Sacri Monti sono complessi devozionali molto diffusi nell’area prealpina, caratterizzati da una serie di cappelle o edicole con scene della vita di Cristo, della Vergine Maria o dei Santi, situati sul versante di una montagna. La cappella devozionale nata in seguito alla visione di fra’ Bartolomeo, si trasformò ben presto nell’idea di un Sacro Monte, e subì già nel XV le prime modifiche, mentre nel XVII secolo la struttura esistente venne estesa considerevolmente. Oggi vi si trovano anche numerosi ex-voto raccolti nel corso dei secoli, che testimoniano la devozione nei confronti della Madonna. Nel monastero oggi risiedono i frati cappuccini, a cui il Cantone ha affidato la cura religiosa del Sacro Monte. Grazie ad un'associazione con l'Italia, l'Ordine ha ottenuto non solo dei giovani frati, ma anche nuove attrattive e vitalità. Particolarmente interessante è anche la visita del Museo Madonna del Sasso, inaugurato nel 2016 e situato nella parte più antica del monastero. Tra gli oggetti esposti troviamo paramenti sacri, oggetti di culto, oltre a disegni e quadri del pittore ticinese Antonio Ciseri (1821-1891): un viaggio attraverso la vita nel monastero e la storia del convento nell’ottica della promozione dei Sacri Monti prealpini.
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