Il Ticino è famoso per il suo Merlot. E in effetti si tratta della principale uva coltivata sul nostro territorio: dei poco più di 1000 ettari di vigne, circa 860 sono Merlot. Seguono le uve Americana, Chardonnay, Bondola e Pinot Nero, che si spartiscono il 20% degli ettari coltivabili. L’uva Bondola in particolare è il vitigno autoctono del Ticino e fino agli inizi del ‘900 era anche il più diffuso. Oggi è stato soppiantato dal Merlot, e viene coltivato solo in Ticino, in particolare nella regione di Ascona-Locarno. Ma da dove viene il successo del Merlot? Per scoprirlo, bisogna scavare un po’ nel passato e rispolverare la storia della viticoltura. Nei primi anni del 1900 una tremenda epidemia di fillossera fece strage delle viti autoctone del Ticino (e del resto d’Europa) e fu necessario cercare una varietà di vite più resistente alla malattia. I primi esperimenti fatti con il Merlot furono un successo e la sua coltivazione venne ampiamente sostenuta dal cantone. Oggi, grazie alle tecniche dei produttori e allo speciale microclima ticinese fatto di inverni dalle temperature miti ed estati mediterranee, dal Merlot si producono anche basi per spumante e vini bianchi e rosati. Il Merlot vinificato in bianco è una specialità ticinese. Per questo solo il 9% delle uve coltivate in Ticino sono bianche.
Le cantine hanno il fascino del mistero. Luoghi freschi e bui dove accade la magia. Forse anche per questo i tour enologici, i weekend delle cantine aperte e le degustazioni su appuntamento hanno tanto successo. Passeggiare tra le vigne, sentire il profumo dolce dell’uva che matura e assaggiare vini pregiati spiegati direttamente dal loro produttore. Sembra il programma perfetto per una giornata tra amici. Se poi il tour combina degustazione e movimento e permette di esplorare angoli inaspettati della regione, ancora meglio. Alcuni dei vigneti di Ascona-Locarno, come quelli della Cantina Carrara, godono di una vista davvero incredibile e ti fanno sentire subito in vacanza. Altre non sono solo cantine, ma veri e propri mondi da esplorare: è il caso di Matasci, dove non si fanno solo vini, ma si perpetra la storia del vino e si promuove l’arte. Tra i tanti, la regione vanta anche vigneti eroici – quei vigneti nascosti, difficili da raggiungere e da coltivare perché in zone impervie o quasi inaccessibili – come il Vigneto della Pioda sopra Maggia e il vigneto di Brontallo, e uno dei vigneti più alti del Ticino (700 m.s.l.m., quota a cui normalmente l’uva fatica a maturare). D’altronde la regione del Lago Maggiore è piuttosto ricca di queste perle nascoste: la metà dei vigneti della regione sono considerati di gestione da difficoltosa a eroica per la loro posizione, accessibilità e condizioni del terreno. Il risultato sono vini rari che vale la pena provare almeno una volta nella vita: chissà che non diventino il tuo nuovo vino preferito.
A far conoscere il Merlot del Ticino nel resto della Svizzera fu il Selezione d’Ottobre di Matasci, che ebbe uno straordinario successo oltralpe negli anni ’60 e che ancora oggi piace moltissimo. E restando in tema di primati: lo Spumante Charme di Delea è stato il primo spumante fatto al 100% di uve Merlot vinificate in bianco.
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