L’attività di intreccio assicurava agli abitanti una certa prosperità, venuta a mancare a causa di una forte concorrenza soprattutto estera. Dal 1849 sbarca allora il granoturco, che, a causa della scarsa fertilità del terreno della Valle, arrivava dal Locarnese e da altre parti del Ticino. Ma perché il profumo di popcorn, allora? La farina bóna non è una semplice farina di mais come quella della classica polenta, è tostata: tradizione vuole che i chicchi vengano tostati sul fuoco (oggi torrefatti) fino alla trasformazione in popcorn di circa un terzo di essi, da cui il profumo caratteristico nelle aree di produzione. A questo punto i chicchi venivano portati al mulino e macinati tutti insieme in una grana estremamene fine, dal gusto caratteristico.
Alla fine degli anni ’60 la produzione venne abbandonata del tutto e i segreti della produzione della farina bóna si perdono insieme agli ultimi mugnai della valle. Nel 1991 il restauro del Mulino di Loco riporta alla memoria la farina bóna. Grazie alle ricerche presso i più anziani abitanti della Valle e con l’aiuto del Museo Onsernonese, Ilario Garbani, tornato alla valle dopo molti anni, riattiva il mulino di Vergeletto riavviando la produzione di farina bóna. Oggi la farina bóna viene venduta con il marchio “Slow Food”. Così quello che un tempo era considerato un cibo povero oggi è un prodotto di alta gastronomia sfruttato in raffinati piatti principali e dessert. La storia di queste case di pietra racconta di un prodotto artigianale semplice nato per incontrare le esigenze degli abitanti della valle, divenuto una prelibatezza gastronomica che ancora oggi mantiene viva una tradizione secolare che aveva rischiato di perdersi per sempre.
Entra anche tu nel vivo di questa tradizione con una visita al mulino di Vergeletto o al mulino di Loco. Lasciati entusiasmare dalla storia di questo prodotto quasi sconosciuto e goditi la degustazione delle prelibatezze che ne derivano. Ti abbiamo messo voglia di sbizzarrirti in cucina con la farina bóna? Trovi tutte le ricette e lo shop su www.farinabona.ch. Non dimenticarti di condividere i tuoi exploit culinari con noi utilizzando l’hashtag #myasconalocarno, e contribuisci a tenere viva la memoria della farina bóna
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